Post by 7Figo on Jun 19, 2007 8:46:02 GMT
Figo applaude «Ora si vince solo in campo»
L'interista dopo i verdetti della giustizia sportiva «Tolte le anomalie, non ci saranno interferenze»
ANDREA ELEFANTE
Figo,
da dove si ricomincia?
«Io dal Mondiale, spero. E da come mi sono sentito fisicamente. L'hanno detto gli altri, io sottoscrivo: ho fatto un gran bel Mondiale, ma sì».
Ripensi a un anno fa: ha un sacco di vantaggio, no?
«Conosco la squadra, il calcio italiano, non avrò bisogno di adattarmi né di tempo per rimettermi sullo stesso piano dei compagni, a livello di condizione. Ma mica riparto in vantaggio solo io».
L'Inter, intende?
«La giustizia, speriamo, ha decretato la vittoria del calcio. L'anno prossimo non ci saranno interferenze in nessun senso: si parte tutti alla pari, in tutto».
Cosa ha pensato quando ha saputo delle sentenze?
«Che serviva una dimostrazione, un esempio. E finalmente erano arrivati. C'era un dato di fatto: gli anni scorsi era stata falsata la verità sportiva. Bisognava creare i presupposti perché d'ora in poi quella verità possa essere verità e basta».
Le è scappato di urlare: io l'avevo detto, dopo quella partita persa contro la Juve?
«Troppofacile vedere, capire, o comunque perlomeno intuire certe cose: io avevo solo dubitato a voce alta».
Che effetto le fa un campionato senza Juventus?
«Capisco che è dura per i tifosi, per i giocatori, anche per la società: tutti puniti per gli errori di alcune persone.
Dispiace, ma era giusto ricominciare da zero».
E con un Milan a -8?
«Il campionato è lungo e l'ultima classifica insegna: otto punti possono non essere tantissimi. A noi, consentiranno di fare magari qualche errore in più, ma guai a considerarlo un ritardo definitivo».
Juve in B e Milan a handicap: per l'Inter è un vantaggio o sarà il peso di dover vincere per forza?
«Semplicemente,è una situazione nuova. A questo punto si può dire: non è affatto escluso che negli anni passati l'Inter non abbia vinto anche per certe storture del calcio italiano. Diciamo così: fino a poco tempo fa era più difficile vincere, per l'Inter. Ora le cose cambiano: si vince sul campo, se si vince. E si vince se si deve vincere. Non mi pare che questo possa essere considerato un peso».
L'anno scorso all'Inter cosa è mancato sul campo, che non potrà mancare quest'anno?
«Più regolarità in certi periodi chiave: in particolare a febbraio eravamo stati poco brillanti. E poi più mentalità vincente: la voglia e la fame di vincere tutte le partite, sempre».
Vieira è uno che ha vinto tanto: può aiutare l'Inter anche in questo?
«Avere Vieira potrà essere un privilegio: lo trovo un grande acquisto. Ma sono felice anche per Grosso: dopo una buona stagione con il Palermo, gli ho visto giocare un Mondiale straordinario. E pure Dacourt sarà di grandissima utilità».
Ora manca una punta: meglio un Ibrahimovic o un realizzatore tipo Toni, Trezeguet o Crespo?
«Tutti grandissimi attaccanti, ma qui deve pronunciarsi Mancini».
Si è già pronunciato a proposito del ruolo di Figo e ha detto che se l'Inter cambierà sistema di gioco, lei potrà approfittarne per avvicinarsi alla porta: meglio?
«Il modo di giocare di una squadra conta più delle caratteristiche dei singoli. Muovermi negli ultimi venti metri può essere il massimo per certe mie caratteristiche e risparmierei anche energie, ma questo non sempre è possibile: nel calcio di oggi si corre».
Materazzi e Zidane, due suoi amici: come ha vissuto quella testata?
«Situazioni di un secondo, capita di perdere la testa. Ma il passato è passato, preferisco non parlarne più: del calcio mi piace guardare e ricordare soltanto ciò che è bello».
sulla Juventus
Capisco che è dura per i tifosi e per i giocatori, puniti per gli errori di alcune persone. Dispiace, ma è giusto così
sul Milan
Il campionato è lungo e l'ultima classifica insegna: otto punti di distacco possono anche non essere tantissimi PORTOGHESE Luis Figo, 33 anni, da ieri in ritiro a Brunico, potrebbe tornare in campo l'11 agosto a Napoli nel triangolare con Juventus e Napoli (BOZZANI)
GAZZETTA DELLO SPORT DI 04-08-2006
L'interista dopo i verdetti della giustizia sportiva «Tolte le anomalie, non ci saranno interferenze»
ANDREA ELEFANTE
Figo,
da dove si ricomincia?
«Io dal Mondiale, spero. E da come mi sono sentito fisicamente. L'hanno detto gli altri, io sottoscrivo: ho fatto un gran bel Mondiale, ma sì».
Ripensi a un anno fa: ha un sacco di vantaggio, no?
«Conosco la squadra, il calcio italiano, non avrò bisogno di adattarmi né di tempo per rimettermi sullo stesso piano dei compagni, a livello di condizione. Ma mica riparto in vantaggio solo io».
L'Inter, intende?
«La giustizia, speriamo, ha decretato la vittoria del calcio. L'anno prossimo non ci saranno interferenze in nessun senso: si parte tutti alla pari, in tutto».
Cosa ha pensato quando ha saputo delle sentenze?
«Che serviva una dimostrazione, un esempio. E finalmente erano arrivati. C'era un dato di fatto: gli anni scorsi era stata falsata la verità sportiva. Bisognava creare i presupposti perché d'ora in poi quella verità possa essere verità e basta».
Le è scappato di urlare: io l'avevo detto, dopo quella partita persa contro la Juve?
«Troppofacile vedere, capire, o comunque perlomeno intuire certe cose: io avevo solo dubitato a voce alta».
Che effetto le fa un campionato senza Juventus?
«Capisco che è dura per i tifosi, per i giocatori, anche per la società: tutti puniti per gli errori di alcune persone.
Dispiace, ma era giusto ricominciare da zero».
E con un Milan a -8?
«Il campionato è lungo e l'ultima classifica insegna: otto punti possono non essere tantissimi. A noi, consentiranno di fare magari qualche errore in più, ma guai a considerarlo un ritardo definitivo».
Juve in B e Milan a handicap: per l'Inter è un vantaggio o sarà il peso di dover vincere per forza?
«Semplicemente,è una situazione nuova. A questo punto si può dire: non è affatto escluso che negli anni passati l'Inter non abbia vinto anche per certe storture del calcio italiano. Diciamo così: fino a poco tempo fa era più difficile vincere, per l'Inter. Ora le cose cambiano: si vince sul campo, se si vince. E si vince se si deve vincere. Non mi pare che questo possa essere considerato un peso».
L'anno scorso all'Inter cosa è mancato sul campo, che non potrà mancare quest'anno?
«Più regolarità in certi periodi chiave: in particolare a febbraio eravamo stati poco brillanti. E poi più mentalità vincente: la voglia e la fame di vincere tutte le partite, sempre».
Vieira è uno che ha vinto tanto: può aiutare l'Inter anche in questo?
«Avere Vieira potrà essere un privilegio: lo trovo un grande acquisto. Ma sono felice anche per Grosso: dopo una buona stagione con il Palermo, gli ho visto giocare un Mondiale straordinario. E pure Dacourt sarà di grandissima utilità».
Ora manca una punta: meglio un Ibrahimovic o un realizzatore tipo Toni, Trezeguet o Crespo?
«Tutti grandissimi attaccanti, ma qui deve pronunciarsi Mancini».
Si è già pronunciato a proposito del ruolo di Figo e ha detto che se l'Inter cambierà sistema di gioco, lei potrà approfittarne per avvicinarsi alla porta: meglio?
«Il modo di giocare di una squadra conta più delle caratteristiche dei singoli. Muovermi negli ultimi venti metri può essere il massimo per certe mie caratteristiche e risparmierei anche energie, ma questo non sempre è possibile: nel calcio di oggi si corre».
Materazzi e Zidane, due suoi amici: come ha vissuto quella testata?
«Situazioni di un secondo, capita di perdere la testa. Ma il passato è passato, preferisco non parlarne più: del calcio mi piace guardare e ricordare soltanto ciò che è bello».
sulla Juventus
Capisco che è dura per i tifosi e per i giocatori, puniti per gli errori di alcune persone. Dispiace, ma è giusto così
sul Milan
Il campionato è lungo e l'ultima classifica insegna: otto punti di distacco possono anche non essere tantissimi PORTOGHESE Luis Figo, 33 anni, da ieri in ritiro a Brunico, potrebbe tornare in campo l'11 agosto a Napoli nel triangolare con Juventus e Napoli (BOZZANI)
GAZZETTA DELLO SPORT DI 04-08-2006